Metti una sera a cena. Intervista ad Arnaldo Pavesi.
Qualche giorno fa mi chiama un’amica che si occupa di uffici stampa e mi invita ad una cena a casa del suo fidanzato antiquario, non la sentivo da tempo e la cosa mi ha fatto decisamente piacere, durante la conversazione mi dice che lui è un vero appassionato di enogastronomia ed ha un carattere molto riservato.
Concordiamo di non rivelare quale sia la mia principale occupazione per non emozionarlo.
Essendo il mondo dell’arte il primo amore della mia vita che seguo da sempre seriamente, soprattutto l’arte moderna che se non segui sul serio non puoi assolutamente capire, mi sono immaginato di conseguenza anche quale tipo di gourmet poteva essere Arnaldo Pavesi che, oltre ad essere un bravo antiquario sicuramente visto che ha anche un’importante incarico del suo settore, segretario nazionale della Federazione Italiana Mercanti d’Arte, è anche un bravo scrittore di libri gialli (noir per l’esattezza) per i quali ha ricevuto anche qualche riconoscimento ufficiale.
Il tavolo della cena si presentava molto bene, persone decisamente simpatiche e brillanti, appena mi sono seduto sono stato immediatamente riconosciuto da un’altro editore di diverse testate anche radio che mi ha invitato la mattina seguente nella sala stampa della Regione Lombardia dove ovviamente sono andato.
E la cena, come è stata?
Direi assolutamente valida. Come poteva essere altrimenti se chi l’ha preparata si è alzato alle 6 della mattina per amore dell’enogastronomia, ovviamente di tipo tradizionale,
come ho anche potuto leggere nel suo libro:”13 gocce di cera rossa” spesso la cita come paragone o esempio parallelo, tipico di chi di ristoranti ne ha provati davvero molti e conosce
sia la gioia di gustare i cibi delle miniere aurifere italiane che i meccanismi della convivialità.
Giovanni Zullo
29 luglio 2024